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La responsabilità dell'Intermediario Finanziario
Gli scandali finanziari degli ultimi decenni hanno coinvolto investitori che si sono fidati ciecamente di banche e intermediari finanziari, spesso attirati da rendimenti elevati, senza analizzare i contratti o monitorare gli investimenti. La giurisprudenza offre protezione ai risparmiatori in questi casi.
La giurisprudenza dice
La giurisprudenza ha stabilito che gli intermediari finanziari devono rispettare obblighi informativi verso i clienti. Un esempio di questo principio è rappresentato da un’ordinanza della Cassazione Civile n. 7288/2023, in cui una banca e un promotore finanziario sono stati ritenuti responsabili per aver indotto una signora anziana e inesperta a compiere investimenti rischiosi che hanno portato alla perdita del suo patrimonio;
In alcune circostanze specifiche, come evidenziato nella sentenza della Cassazione Civile n. 8813/2017, sia la banca o l’istituto di intermediazione finanziaria che il promotore possono essere ritenuti solidalmente responsabili per i danni inflitti a terzi nel corso dell’adempimento dei loro compiti;
La giurisprudenza richiede un controllo attento della condotta del consulente finanziario e il rispetto dei doveri di informazione prima e durante la stipula dei contratti di intermediazione, specialmente per operazioni di investimento/disinvestimento. La violazione di questi obblighi può comportare responsabilità, come indicato nella sentenza della Cassazione Civile n. 26725/2007;
La Cassazione Civile n. 15936/2018 ha sottolineato l’importanza del rispetto da parte dell’intermediario finanziario dell’obbligo di curare gli interessi del cliente in modo diligente e professionale durante l’esecuzione del contratto. Questo impegno è conforme agli articoli 1175 e 1375 del Codice Civile italiano.
La giurisprudenza dice
- La giurisprudenza stabilisce che i commercialisti incaricati di consulenze sono obbligati (ai sensi dell’art. 1176, co. 2, c.c.) a fornire informazioni rilevanti nell’ambito delle loro competenze ai clienti. Inoltre, devono chiarire questioni estranee all’incarico, informando il cliente dei propri limiti e competenze, e devono fornire i dati necessari affinché il cliente possa prendere decisioni autonome. Questo può includere l’indicazione di un altro professionista più esperto.
La giurisprudenza impone ai commercialisti un dovere informativo nei confronti del cliente. Ciò significa che devono presentare al cliente sia soluzioni praticabili che non praticabili, al fine di consentire al cliente di scegliere nell’interesse migliore. Questo dovere è sancito da decisioni giuridiche come la Cassazione Civile sez. III, 27/05/2019, n.14387 e la Cassazione Civile, sez. III, 23/06/2016, n.13007;
Il professionista deve adempiere al proprio incarico con diligenza, secondo quanto stabilito dall’articolo 1176, comma 2, c.c. Questa diligenza richiede una media attenzione e preparazione, qualificata dalla perizia e dall’impiego.
La responsabilità del fiscalista
I professionisti o i centri elaborazione dati che forniscono servizi contabili e fiscali possono, inavvertitamente, causare danni ai clienti a causa di inadempienze o incompetenza. In tali casi, la responsabilità civile del professionista è legata all'adempimento contrattuale. Il cliente danneggiato deve dimostrare la validità dell'incarico, mentre al professionista spetta l'onere di dimostrare che ha svolto le prestazioni in modo diligente e corretto.
Responsabilità per inadempimento del fiscalista e risarcimento dei danneggia
Se il professionista o il centro elaborazione dati, per incuria, ignoranza legale o comportamenti negligenti, imprudenti o inesperti, compromette la posizione del cliente di fronte alle istituzioni, è considerato responsabile ai sensi degli articoli 2236 e 1176 del Codice Civile. Una volta dimostrata la negligenza del professionista, questi deve risarcire il danno subito dal cliente. La giurisprudenza ha stabilito che in caso di inadempimento da parte del professionista, o altro soggetto giuridico responsabile, al quale il contribuente affida l’adempimento degli obblighi fiscali, il danno risarcibile è normalmente rappresentato dagli oneri aggiuntivi che il contribuente è costretto a sostenere a causa degli errori commessi dal professionista.